Con oggi sono 8 giorni da quando è iniziata a scendere la prima neve. Ieri giusto giusto una decina di ore di tregua, con un tiepido sole, ma oggi di nuovo bella piccola bufera.
Qui a Mosciano Sant'Angelo, il mio paese, stasera dovremmo essere a circa un metro di neve.
Dalla foto sopra si vede il parco giochi di fronte casa mia completamente sepolto.
Di fronte alle altalene, vicino al lampione, si intravede un cerchio. E' una fontanella alta poco più di un metro. Fidatevi, c'è... sotto la neve.
La ringhiera del balcone dovrebbe essere alta all'incirca 1.20 metri.
Pubblico qui l'album fotografico. Nei prossimi giorni potrei inserire diverse altre foto. E quindi... tornate a trovarmi. ;)
Sul Morrone, ripercorrendo gli ultimi passi di Diana e Tamara
La bella escursione di ieri sul Monte Morrone, nel Parco Nazionale della Majella, mi dà l'occasione di raccontare una storia, una brutta storia, che colpì tragicamente il destino di tre ragazze qui nella mia regione, ormai 14 anni fa.
I media ne parlarono abbondantemente, ma rinfresco un po' la memoria con un breve riassunto di quel che accadde quel maledetto 20 agosto del 1997.
Tre ragazze di Albignasego, in provincia di Padova, Diana Olivetti (23 anni), sua sorella minore Silvia (21 anni) e la loro amica Tamara Gobbo (23 anni), stavano passando le loro vacanze in campeggio nella zona di Caramanico Terme, ai piedi della Majella. Durante un'escursione sul Monte Morrone incontrarono un pastore di origini macedoni, Alivebi Hasani. In un primo momento Hasani si mostrò gentile, indicando loro il sentiero da seguire per evitare alcuni cani pastori. Ma poi, armato di pistola, le raggiunse in un boschetto e uccise Diana e Tamara. Silvia, ferita anche lei, riuscì a fingersi morta e a fuggire. Ferita all'addome riuscì in circa cinque ore di disperato cammino a raggiungere un abitato dando l'allarme.
Quei giorni segnarono profondamente la mia regione e tutt'oggi, da appassionato di montagna ed escursionismo, è uno degli eventi di cronaca nera che ancora ricordo perfettamente.
Il Parco Nazionale della Majella è abbastanza distante dal mio paese. E quindi raramente sono riuscito a venirci per fare escursioni. In questi anni, molto spesso, ho percorso l'autostrada che da Pescara arriva a Roma ed in lontananza ogni volta vedevo il Morrone ricordandomi che una montagna secondaria come questa aveva avuto il suo momento di fama per via di questa brutta storia. E ogni volta mi ripromettevo di salire anch'io in quel luogo. Per vedere anch'io personalmente quelle vedute e quei panorami che le due ragazze videro nei loro ultimi momenti di vita.
Ieri finalmente ho avuto l'occasione di percorrere insieme agli amici del Cai di Pescara proprio il sentiero che queste tre ragazze percorrevano quel lontano 20 agosto. Partendo come Diana, Silvia e Tamara dal Passo San Leonardo, sono arrivato nella località in altura che si chiama Mandra Castrata, nel comune di Pacentro, dove ancora oggi i pastori non vogliono portare più i loro greggi, quasi in segno di rispetto. Ho visto il rifugio di Capo Posto, dove Hasani si riparava. Ed ho visto, lì nelle vicinanze, il rifugio che la sezione del Cai di Sulmona ha intitolato a Diana e Tamara. Proprio lì vicino si trova il boschetto dove è avvenuta la terribile aggressione.
Nelle vicinanze si trova la lapide commemorativa, posta personalmente da Silvia e dai genitori delle due ragazze uccise da Hasani. Una bella foto di Diana e Tamara sedute su un pendio pratoso è stampata su una mattonella di ceramica incastonata sulla lapide commemorativa.
Ne riporto l'iscrizione:
"A DIANA E TAMARA
nel fiore della loro gioventù una folle
mano omicida venne a violare la pace
di questo suolo immacolato.
Le cime di questi monti elevino al cielo
la nostra preghiera insieme ai più
commossi sentimenti di cordoglio per
Diana e Tamara!
Mandra Castrata (Pacentro) 20-8-1997
SILVIA FA DA GAZZELLA
CORRI, CORRI!
CIAO, ARRIVEDERCI
I Genitori
Per completezza segnalo un articolo di quei giorni:
Viaggiare virtualmente a caso, ma stavolta a 360 gradi
Nell'ottobre scorso ho segnalato qui sul mio blog il sito MapCrunch, che casualmente ci mostra delle immagini prese da Google Street View. Bellissimo sito, con cui passare simpaticamente buona parte del nostro tempo libero.
Qualche giorno fa ho, invece, scoperto un bel sito (segnalato da uno dei miei follow su Friendfeed), molto simile, ma questa volta con delle immagini costruite sulla visuale a 360 gradi (incluso visuale verso l'alto e verso il basso).
360cities.net.
Entrando nel sito, vengono caricate casualmente le immagini del database e con un'interfaccia semplicissima è possibile scorrerle e guardarle sulle varie angolature.
Ci si può imbattere nell'interno di una bella moschea di Istanbul. Oppure in qualche bella piazza italiana. Naturalmente è possibile anche circoscrivere il "pescaggio" delle foto ad una determinata zona.
Un'altra immagine notturna dell'Italia dallo spazio
(Clickate sull'immagine per vederla ad alta risoluzione)
Oltre alle città illuminate si possono notare lo spessore dell'atmosfera "colorata" dall'inquinamento luminoso ed, in lontananza (verso le alte latitudini), un'aurora boreale.
Spero che tutti quanti già conosciate Google Street View, l'ennesimo bellissimo servizio web 2.0 di Google in cui possiamo ammirare gli scorci ed i dettagli di strade e vie segnalate in Google Maps o in Google Earth.
Naturalmente la prima cosa che sono andato a cercare è stata la mia via, dove abito. Qualche altro scorcio di posti che già conoscevo. E poi basta.
E' un bellissimo (e semplice) sito che ad ogni entrata (o ad ogni refresh - anche tramite apposito tastino nel sito) va a "pescare" un posto a caso. E' possibile anche circoscrivere la scelta a determinate aree geografiche (ad esempio all'Italia).
La foto sopra è stata la prima che ho visualizzato alla mia prima entrata nel sito. Vicino Kvinnherad, in Norvegia. Penso di essere stato decisamente fortunato, vero?
E' possibile usufruire della modalità slideshow, con cui si sfogliano casualmente ed automaticamente le immagini. E, funzione questa di Street View, clickando sulla foto col tasto destro, abilitare la visione 3D (richiede gli occhialini anaglifi).
Beh, divertitevi. E vi avviso, potreste non riuscire a staccarvi. :D
A circa 30 anni dalla loro entrata in servizio (era il 1981 quando partì la loro prima missione) e a poche altre missioni dalla loro "pensione" (si sono rivelati di gestione troppo costosa in base ai vantaggi portati) la NASA ha pubblicato cinque bellissimi manifesti in onore di questi evolutissimi mezzi spaziali.
Nei poster sono inseriti anche tutti i loghi delle varie missioni spaziali affrontate dai singoli veicoli.
(Clickate su ogni immagine per la risoluzione originale)
E' lo Shuttle cha ha portato in orbita il telescopio spaziale Hubble nel 1990. Deve il suo nome alla nave HMS Discovery, dov'era imbarcato l'esploratore James Cook. Secondo fonti non ufficiali, anche all'astronave del film 2001: Odissea nello spazio.
Costruito nel 1986 in sostituzione del Challenger, perso nel tragico incidente del gennaio dello stesso anno. E' stato assemblato con i pezzi di ricambio dell'Atlantis e del Discovery. Prende il suo nome dalla nave HMB Endeavour, altra imbarcazione dove nel XVIII secolo viaggiò Cook.
Manca all'appello lo Space Shuttle Enterprise. Questo è stato il primo shuttle costruito. Non vennero mai montati i motori e lo scudo termico indispensabile per il rientro in atmosfera, in quanto fu usato solo per i primi test (nella foto un test di atterraggio dopo essere stato portato in quota da un Boeing 747 della NASA). Porta il suo nome in onore dell'USS Enterprise, la nave spaziale di Star Trek, telefilm molto seguito all'epoca. Furono proprio i fan del telefilm, tramite una raccolta firme, a chiedere questo nome.
Il suo adattamento alla missione spaziale fu preso in considerazione per ben due volte: la prima dopo i primi voli del Columbia, la seconda dopo l'incidente del Challenger. In entrambi i casi fu valutata una spesa troppo eccessiva. Dopo l'incidente del 1986 si preferì addirittura costruire un nuovo shuttle, l'Endeavour, utilizzando i pezzi di ricambio dell'Atlantis e del Discovery.
La sonda MESSENGER (MErcury Surface, Space ENvironment, GEochemistry and Ranging), lanciata il 3 agosto 2004 verso il pianeta Mercurio, circa tre mesi fa ha puntato l'obiettivo indietro verso la Terra, immortalandola insieme al suo satellite naturale (clickando sulla foto la potete ammirare ad ingrandimento maggiore).
In quest'altra immagine è rappresentata nella giusta scala la distanza tra Terra e Luna in proporzione alle dimensioni. Quindi direi che nella foto della MESSENGER i due corpi erano quasi in allineamento.
Inoltre è da notare come, essendo su un orbita più esterna, sia la Terra che la Luna risultano piene, senza ombra di fasi.
Anche noi dalla Terra, infatti, vediamo sempre pieni (o quasi) i pianeti esterni come Marte, Giove e Saturno; mentre Venere e Mercurio, con un'orbita più interna a quella terrestre, li vediamo con delle fasi, proprio come la Luna. E' una questione geometrica che coinvolge la luce solare, i pianeti da essa illuminati ed il punto di vista da cui osserviamo.
Sono stato quattro giorni, dall'1 al 4 luglio, a Senigallia (AN) per partecipare allo stage con Christophe Pinna, ex campione del mondo di karate.
Giorni fantastici, ma anche decisamente faticosi, con allenamenti di elevatissimo livello e pochissimi tempi morti. Fortunatamente gli orari erano studiati anche per godersi una bella vacanza in questa stupenda località di mare: allenamento in spiaggia e all'aperto vicino agli impianti sportivi la mattina dalle 8.30 alle 10. E allenamento serale al Palazzetto dello Sport dalle 18 alle 20.
Gli allenamenti mattutini erano incentrati soprattutto sulla preparazione atletica e per ben due volte siamo stati a correre tutti insieme in spiaggia per circa 50 minuti. E vi garantisco che l'idea di poter dire di aver fatto footing in spiaggia con Christophe Pinna è molto piacevole. :)
Il campione francese, oltre alla sua lingua madre, mastica abbastanza bene anche l'inglese. E' una persona disponibilissima al dialogo e veramente molto piacevole.
Sono giunti per l'evento praticanti ed insegnanti di karate da tutta Europa. Ho avuto modo di tirare e di allenarmi con praticanti danesi, inglesi, belga... Naturalmente anche molti italiani.
Io mi sono diretto a Senigallia con la mia fedele tenda. I pernottamenti in camping, oltre ad essere decisamente economici, sono anche piacevoli; i villaggi turistici hanno a disposizione tutti i servizi e il Summerland di Senigallia, in particolar modo, offre campo da calcetto, da tennis, da pallacanestro ed addirittura tre piscine con profondità diverse. Ed, inoltre, anche connessione gratuita tramite wi-fi. Insomma, il rapporto qualità-servizi/prezzo batte nettamente gli albergi. Pensateci quando dovrete andare in vacanza.
Foto di gruppo degli abruzzesi partecipanti all'evento: Maurizio Antonelli, Gianni Visciano, Christophe Pinna, Daniele Marzolo e Pierpaolo Visciano.
Di nuovo gli abruzzesi: Maurizio Antonelli, Daniele Marzolo, Gianni Visciano e Pierpaolo Visciano.
Foto di gruppo con tutti i partecipanti allo stage.
Elenco alcuni titoli vinti da Pinna durante la sua carriera da atleta:
3 Campionati Europei OPEN (1995 - 1996 - 1997)
1 Campionato Mondiale OPEN (2000)
3 Campionati Europei You equip (1993 - 1995 - 1997)
2 Coppe del Mondo (1993 - 1997)
1 Medaglia d'oro ai Giochi del Mediterraneo (1992)
3 Campionati del MundoEquipas (1994 - 1996 - 1998)
Un fantastico luogo del web, ospitato addirittura da NASA.gov, dove ogni giorno viene pubblicata una bellissima foto astronomica (e non solo) selezionata tra le tante che arrivano.
APOD lo seguo orami da anni tramite feed RSS (http://antwrp.gsfc.nasa.gov/apod.rss). Mi ha fatto vedere immagini di bellezza straordinaria, non solo astrofotografie, ma anche panorami e fenomeni terrestri ed atmosferici che molti di noi nemmeno immaginano.
E' diventato una vera e propria "enciclopedia fotografica" di quello che è in cielo e anche di molti fenomeni che spesso possono avvenirci attorno qui sulla Terra. Non raramente vi si trovano pubblicate anche fotografie scattate in orbita durante le missioni spaziali (nella foto a fianco, ad esempio, la Stazione Spaziale Internazionale orbita sopra il sud d'Italia; lo riconoscete, vero?).
Insomma, uno di quegli strumenti divulgativi che riesce a far apprezzare quello che la scienza cerca di darci tutti i giorni con lavori e progetti di diversi anni e/o decenni per spiegare al meglio il mondo (e l'esterno del mondo) che ci circondano.
Ogni foto di APOD è naturalmente corredata di una breve spiegazione dei fenomeni illustrati (purtroppo al momento solo in inglese).
La foto pubblicata ieri in occasione del quindicinale rappresenta un'opera del pittore olandese Johannes Vermeerrimodellata utilizzando più di 5000 foto pubblicate nel corso dei quindici anni su APOD.
Se clickate sull'immagine andrete nella pagina ufficiale dove potrete ammirare il passaggio all'originale semplicemente passandoci il cursore del mouse.
Bellissima escursione con la sezione CAI di Teramo domenica scorsa: una traversata con partenza dal Ceppo per la vetta di Pizzo di Moscio, per poi seguire la cresta principale dei Monti della Laga raggiungendo le vette del Monte Pelone, del Monte Gorzano, le due cime della Laghetta e poi ridiscesa per la Valle delle Cento Fonti fino all'abitato di Cesacastina, dove abbiam concluso il tutto con una splendida cena insieme. 10 ore di cammino complessive (escluso le soste nelle vette) per 1400 metri di dislivello in salita e 1600 in discesa.
Ho parlato dei fulmini vulcanici in questo blog già un paio di mesi fa, proponendo una fotografia pubblicata su APOD.
Fenomeni questi di cui si sa ancora poco. E' ancora misteriosa, infatti, la causa per cui da magma e materiale vario appena eruttato ad elevatissima temperatura si generino scariche elettriche così potenti, anche in numero di 40 fulmini al secondo.
Sicuramente, però, dubito che siano stati fotografati così bene come in questi ultimi giorni, durante le eruzioni dell'Eyjafjöll (pronuncia: Eiaf Joll, mentre l'Eyjafjallajökull, per chi lo volesse finalmente sapere si pronuncia Eiaf-Ialla-Jokul, quasi staccando i tre gruppi di lettere - informazione data in questi ultimi giorni dalla comunità italiana in Islanda - è il ghiacciaio che lo ricopre).
L'eruzione vulcanica in Islanda... vista da vicino
Sentivo oggi pomeriggio alla radio che negli aereoporti di Londra molti voli erano annullati a causa di una nube di ceneri provenienti da un'eruzione in Islanda di un vulcano nel ghiacciaio Eyjafjallajökull.
Beh, la foto sopra, scattata da un satellite della NASA, mostra bene la situazione in cui si è ritrovata la Gran Bretagna.
Sull'evento è da segnalare assolutamente l'ottimo servizio fotografico del solito BigPicture, visionabile qui:
Per fortuna che c'è The Big Pictures a dare il dovuto spazio ad un'evento sportivo che i mass-media snobbano un po' troppo.
Un bellissimo servizio fotografico che ci mostra come molte persone, aiutate da adeguate tecnologie, riescano a superare limiti che sembrano invalicabili.
Non lo conosce quasi nessuno, eppure tra i terreni di campagna tra Pineto ed Atri, nelle vicinanze del casello autostradale, c'è una piccola montagnola attiva dal punto di vista geofisico, il Cenerone.
Un vero e proprio mini vulcano dal cui cratere fuoriescono fango e metano.
Il cratere ed un particolare di una piccola eruzione di metano
Beh, non sarà nulla a confronto dei Campi Flegrei, ma è utile a ricordarci che la nostra penisola, anche nelle zone sismologicamente più tranquille, ha la sua bella attività geofisica...