I fulmini vulcanici in Islanda
Ho parlato dei fulmini vulcanici in questo blog già un paio di mesi fa, proponendo una fotografia pubblicata su APOD.
Fenomeni questi di cui si sa ancora poco. E' ancora misteriosa, infatti, la causa per cui da magma e materiale vario appena eruttato ad elevatissima temperatura si generino scariche elettriche così potenti, anche in numero di 40 fulmini al secondo.
Sicuramente, però, dubito che siano stati fotografati così bene come in questi ultimi giorni, durante le eruzioni dell'Eyjafjöll (pronuncia: Eiaf Joll, mentre l'Eyjafjallajökull, per chi lo volesse finalmente sapere si pronuncia Eiaf-Ialla-Jokul, quasi staccando i tre gruppi di lettere - informazione data in questi ultimi giorni dalla comunità italiana in Islanda - è il ghiacciaio che lo ricopre).
Fonti immagini:
http://antwrp.gsfc.nasa.gov/apod/ap100419.html
http://www.boston.com/bigpicture/2010/04/more_from_eyjafjallajokull.html (questa pagina con bell'album fotografico).
Etichette: APOD, BigPictures, Boston Globe, Eruzioni vulcaniche, Eyiafjallajokull, Eyjafjöll, fisica, fotografia, fulmini vulcanici, geofisica, Islanda, scienza, vulcani, vulcanologia
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