Gira su internet da qualche giorno un'
ipotesi di complotto sulla valutazione di magnitudo della
scossa di terremoto delle 3.32 del 6 aprile scorso, la scossa che ha messo in ginocchio L'Aquila e gran parte dei paesi della provincia.
L'
INGV - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che dà le
valutazioni ufficiali qui in Italia, ha misurato 5,8 della
scala Richter.
Altri enti stranieri, tra i quali l'
European-Mediterranean Seismological Centre e l'
U.S. Geological Survey, hanno stimato intensità 6,3.
Grazie alla poca fiducia che abbiamo noi italiani nei nostri politici (più che giustificata a mio parere), si è subito urlato allo scandalo.
Soprattutto perché
Paolo De Santis, attuale presidente dell'ordine degli ingegneri della provincia di L'Aquila, ha dichiarato: "
Le pagine Internet degli Stati Uniti dicono che è stata di 6,2 e quelli giapponesi di 6,3 sulla scala Richter. .... Il fatto è che se viene superata la magnitudo 6.0 cambiano le norme finanziarie per la ricostruzione e il contributo dello Stato passa dal 33% al 100%. Vogliamo sapere la verità." (Fonte:
http://ricerca.quotidianiespresso.it/ilcentro/archivio/ilcentro/2009/04/25/CR3CQ_CR302.html).
E mi stupisce che qui caschi l'ingegnere;
che il signor De Santis, prima di rilasciare una dichiarazione così pesante ed insinuante, non abbia chiesto ad un geofisico o non abbia fatto una semplice ricerca sul web.
La differenza delle due valutazioni sta semplicemente nel fatto che si usano due scale di misura diverse. Niente complotti politici stavolta...
Noi italiani usiamo in genere due scale:
La
scala Mercalli (MM), che NON dà una misura dell'oscillazione o dell'energia liberata; si basa esclusivamente su eventi e/o danni rilevati (vibrazione di oggetti appesi tipo lampadari, oggetti caduti da scaffali, danni ad edifici, crolli di edifici, ecc. ecc.). Ciò significa che uno stesso terremoto misurato in una zona con edifici costruiti con tecniche antisismiche e misurato in una zona con edifici meno idonei a supportare una scossa
avrà due valutazioni diverse. E' una buona scala per dare idea dei danni che ci sono stati, ma pessima per valutare effettivamente l'intensità di un terremoto. Alla Protezione Civile, naturalmente, interessa quasi esclusivamente il dato di questa scala.
L'
INGV - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, referente ufficiale in Italia per la stima degli eventi sismici, utilizza la
scala Richter (inventata negli anni '30) o anche
scala di Magnitudo Locale (Ml). Questa è una scala logaritmica (cioé ad ogni valore di magnitudo corrisponde un aumento esponenziale): ad esempio tra una scossa di intensità 3 ed una di intensità 4 non ci sarà la differenza di energia liberata di un terzo tra l'una e l'altra, ma di circa trenta volte. Così tra un'intensità 3 ed un'intensità 5 una differenza di energia di 30 x 30 = 900 volte circa. Ad ogni unità della scala Richter c'è un aumento dell'energia di trenta volte circa. I musicisti che si divertono a misurare l'intensità sonora in
deciBel dovrebbero sapere bene di cosa sto parlando, dato che anche essa è una scala logaritmica.
La scala Richter presenta però due difetti. Il primo è che ad intensità oltre una certa soglia, 8,0/8,5, si ha un effetto di saturazione, cioé diventa molto difficile riuscire a dare un valore preciso all'intensità delle scosse. Il secondo è che per intensità molto basse si hanno valori negativi.
Ecco quindi, che circa una trentina di anni fa, negli anni '70, fu introdotta una nuova scala: la
scala di Magnitudo di Momento Sismico (Mw). Questa nuova scala compensa i due difetti della Richter, ma non è mai entrata nell'uso comune degli enti italiani, soprattutto per il fatto che in Italia non abbiamo mai registrato scosse che superassero intensità 8 della scala Richter e quindi non se n'è mai sentita l'esigenza, come, invece, è successo in paesi tipo Giappone e Stati Uniti.
Quindi, ricapitolando, se la magnitudo è espressa con vicino la
sigla Ml si intende la scala Richter; se, invece, si usa la
sigla Mw s'intende la scala di Magnitudo di Momento sismico.
Ecco quindi la
doppia valutazione del terremoto a L'Aquila: 5,8 Ml e 6,3 Mw.
Passiamo ora al decreto Abruzzo (
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=16&id=00423934&part=doc_dc-allegatoa_aa-ddltit_ddl1534-oggetto_a1ddl&parse=no).
Il punto 2 recita: "
2. I predetti provvedimenti hanno effetto esclusivamente nei confronti dei comuni interessati dagli eventi sismici che hanno colpito la regione Abruzzo a partire dal 6 aprile 2009 che, sulla base dei dati risultanti dai rilievi macrosismici effettuati dal Dipartimento della protezione civile, hanno risentito un'intensità MSC uguale o superiore al sesto grado,...".
Cosa intende ora quel "
intensità MSC uguale o superiore al sesto grado"?
MSC è probabilmente un errore. In realtà sono convinto che il legislatore avesse voluto intendere
MCS (Scala Mercalli-Cancani-Sieberg), un'
estensione di altri due gradi (l'XI e il XII) della vecchia scala Mercalli. Anche perché le scale Richter e di momento sismico
non utilizzano il "grado" come unità di misura. Ci sarebbe un errore anche nell'uso del termine "intensità", dato che la scala Mercalli non mi dà informazioni sull'intensità. Insomma, "intensità MSC" ha già di per sé una contraddizione intrinseca :/.
C'e da dire, inoltre, che il sesto grado Mercalli equivale alle "prime lesioni agli edifici". Quindi il decreto direbbe praticamente:
se gli edifici sono lesionati, lo Stato copre il 100%. Molto tranquillizzante. Fosse stato del V grado (definito come: "avvertito da molte persone, anche addormentate; caduta di oggetti") che cosa avrebbero rimborsato al 30%? Gli oggetti che si sono rotti cadendo? Mah, qui vengono i dubbi anche a me su cosa possano intendere con "intensità MSC". Se non fosse un errore come sto supponendo,
la letteratura e la sitologia scientifica non mi sembra che riportino alcuna definizione a riguardo, quindi non saprei che altro pensare. Se avete idee, io sono qui...
La stima del terremoto secondo la scala Mercalli è dell'VIII/IX grado (
dato INGV). E quindi
le perplessità esposte da Paolo De Santis dovrebbero essere superflue e non dovrebbero destare preoccupazioni.
Qui l'INGV dà
entrambe le misure di magnitudo (Richter e di momento) per la scossa principale a L'Aquila:
http://portale.ingv.it/primo-piano/archivio-primo-piano/notizie-2009/terremoto-6-aprile/copy_of_la-sequenza-sismica-dell-aquilano-aprile-2009/.
Maggiori info sulle scale:
Scala Mercalli
http://it.wikipedia.org/wiki/Scala_Mercalli
Scala Richter
http://it.wikipedia.org/wiki/Scala_Richter
Scala di Magnitudo di Momento sismico
http://it.wikipedia.org/wiki/Scala_di_magnitudo_del_momento_sismico
Differenze tra la scala Richter e la scala di Magnitudo di Momento
http://portale.ingv.it/primo-piano/archivio-primo-piano/notizie-2009/terremoto-6-aprile/nota-sulla-magnitudo
Segnalo un
ulteriore approfondimento sui difetti della scala Richter in questo commento:
http://www.maury-blog.net/2009/05/terremoto-dellaquila-scale-di-magnitudo.html#c1226164848344245354
Nell'immagine: Animazione degli
tsunami risultanti dal
terremoto sottomarino del
26 dicembre 2004 nel
sud-est asiatico. (Fonte:
http://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto).
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