L'Italia intera ha seguito la drammatica vicenda che ha colpito la famiglia Onofri.
Premetto che sono estremamente vicino ai genitori di Tommaso nel dramma che hanno vissuto e che staranno ancora vivendo.
Purtroppo mi sembra di vedere che come al solito gli Italiani cadano dal pero, ignorando completamente che, come questa famiglia, tantissime altre persone si vedono prelevare i loro bambini in tutto il mondo. Solo in Italia, negli ultimi anni, ce ne sono stati qualche decina, tra rapimenti, scomparse misteriose ed omicidi.
La reazione è stata come al solito quella allo scandalo e addirittura qualcuno ha parlato del ripristino della pena di morte in Italia.
Personalmente penso che il mondo purtroppo è questo e non dobbiamo più stupirci di quello che succede. Gli omicidi, anche verso i più piccoli, sono sempre esistiti. Oggi coi media hanno più risonanza, ma non vuol dire che la società è peggiorata.
Da sempre esistono purtroppo rapimenti, vendette, pedofilia e anche negli ultimi decenni, la cosa che a me sembra più tremenda, il traffico di organi. Prendiamone atto.
I tre (o più) criminali che fortunatamente sono stati identificati e catturati avranno il loro bel processo e sono convinto che nessuno gli toglierà il massimo della pena. Fortunatamente la costituzione italiana, riguardo ai reati penali di questa gravità, è ancora un'ottima costituzione, nonostante ci abbia messo le mani lo "psiconano".
Evitiamo di far tornare indietro il nostro grado di civiltà gridando ogni volta in questi casi alla "pena di morte". Questo lasciamolo fare agli striscioni da stadio e all'ignoranza.
Sono d'accordo con le dichiarazioni fatte ieri da Fausto Bertinotti. Un ergastolo è già una gran bella punizione. Ti toglie il puntino luminoso della speranza che potresti vedere in fondo alla pena.
Perché dobbiamo abbassarci al livello dei più infimi criminali volendo togliere la vita a qualcuno? Nonostante siano le peggiori persone al mondo, nessuno ha il diritto di togliere una vita umana. Isolare e rinchiudere per la palese pericolosità "sì" (e quello cerchiamo di farlo bene), ma togliere una vita penso proprio di no.
Penso che noi uomini dobbiamo imparare a controllare l'emotività in alcune occasioni (anche se molto brutte). La giustizia deve giudicare dall'alto, senza odio e senza pietà. Obiettivamente. Non c'è spazio per gli spiriti vendicativi nella giustizia, almeno nei paesi civili. E quelli europei li reputo i più civili nel mondo, nonostante contesti molte cose. Abbiamo la fortuna di avere una storia ricchissima, che nel corso dei millenni ci ha fatto migliorare molto... Evitiamo di tornare indietro.
Che dire sul piccolo Tommaso? Il dolore dei genitori immagino che sarà immenso e non posso far altro che essergli vicino. La perdita di un bambino rimarrà un vuoto per sempre nelle loro vite. Inutile e anche poco rispettoso da parte della stampa continuare a intervistarli con le solite domande banali.
In questi casi prevale comunque il mio spirito cristiano. Per Tommy la vita è durata poco. Destino, volontà divina, libero arbitrio per i suoi assassini... Vedetela come vi pare. Il piccolo Tommy sarà ora in paradiso. Questo è il modo di vedere della nostra religione cristiana.
Ecco perché invito a reprimere lo spirito di vendetta a chi urla alla pena di morte. Ricordiamoci chi siamo e chi non siamo. Evitiamo di fare i bravi cristiani davanti ai preti facendoci vedere a messa e poi scadere con queste reazioni istintive (quasi animali). Non lo trovo rispettoso nemmeno nei confronti della piccola vittima.
Non sono padre. Non ancora almeno. Però una piccola preghiera a tutti i genitori vorrei farla. Vediamo di prendere qualcosa da questa tragica vicenda. Se volete fare un gesto di rispetto verso il piccolo Tommaso e verso tutti i bambini che lasciano questo mondo ogni anno a causa di violenze, malattie, incidenti: pensiamo un po' di meno a carriere, macchinoni e terze case e passate qualche mezzoretta di tempo in più al giorno coi vostri bambini. Fateli giocare e fateli ridere. Se volete veramente rendere onore al piccolo Tommy evitate di scadere nel banale e nel barbarico spirito di vendetta, ma cerchiamo di curare e migliorare al meglio la società, ognuno nelle sue piccole possibilità.