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giovedì 27 settembre 2012

Tears of Steel. Blender anima i robot.


Ieri sera è stato reso pubblico sul web il quarto cortometraggio prodotto dalla Blender Foundation (il quinto lavoro se si considera anche il videogioco YoFrankie!).

Dopo le atmosfere surreali di Elephants Dream, la "fiaba" Big Buck Bunny ed il fantasy Sintel, la foundation sperimenta qualcosa di nuovo: la fantascienza, mescolando attori in carne e ossa, probabilmente al lavoro davanti al solo green-screen, con robot e scenografie completamente costruite in computergrafica. Con Blender, Gimp e altri software esclusivamente open-source.

La trama, personalmente, sembra non parta mai.
Si segue tranquillamente; ma dopo le belle storie che ci hanno raccontato Big Buck Bunny e Sintel, mi aspettavo qualcosa di più coinvolgente.
Molto belle, comunque, le scenografie futuristiche e gli effetti speciali. I robot sono molto ben animati nelle loro azioni da lontano. Da vicino mi sembrano troppo sofisticati. Un po' la stessa pecca che aveva avuto il film Transformers 2.
Una cosa è sicura, comunque. I potenziali di Blender sono dimostrati più che bene.


Ecco il film. Buona visione. :)

  

Sito ufficiale (con anche i file ad alta risoluzione):

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2 Commenti:

Alle 02 ottobre, 2012 13:08 , Blogger Emiliano Bruni ha detto...

Ma il finale? Cioè come finisce?

 
Alle 02 ottobre, 2012 15:37 , Blogger Maurizio Antonelli ha detto...

Penso che sia completamente a finale aperto e libera interpretazione.
Certo è che, come scrivevo nel post, la trama stavolta proprio non decolla. :/

 

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