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venerdì 9 aprile 2010

L'intuitività di Apple (dimostrata da una bimba di due anni e mezzo)

Todd Lappin testa l'intuitività dell'iPad e la sua facilità di utilizzo mettendolo nelle mani di sua figlia, una bambina di 2 anni e mezzo.

Eccone i risultati:




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giovedì 8 aprile 2010

Qimo. Una distribuzione Linux per la prima infanzia

Ho letto oggi, qui su ZeusNews, dell'esistenza di un'ennesima distribuzione Linux, questa volta finalizzata alla prima infanzia.

Qimo è, infatti, un sistema operativo, derivato dal più famoso Ubuntu, che raccoglie diversi software adatti a bambini dai tre anni in su: si va da programmini per il disegno ad altri "giochettini" vari adatti ai piccoli.

L'ambiente grafico si basa su XFCE, ma con una grafica molto più idonea agli obiettivi della distribuzione. Le icone, ad esempio, sono ingrandite per permettere un buon uso del mouse anche ai bambini che ancora non ne hanno dimestichezza.

Richiede per l'uso solo 256 MB di Ram, quindi dovrebbe girare senza problemi anche su hardware non proprio di ultima generazione. L'utilizzo è permesso sia tramite installazione su disco fisso, sia anche in LiveCD, senza bisogno di installare nulla.


Insomma, una distro tutta da sperimentare... E chissà che anche nelle scuole, nei primi anni della scuola primaria, non si possa rivelare un'ottima soluzione educativa a basso costo.

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lunedì 16 novembre 2009

Io sono presente


Come Gwendalyne, anche io provo a dare un po' di eco all'iniziativa di Terre des hommes Italia "Io sono presente".

Questa associazione si batte, riprendendo parola per parola il sottotitolo del sito ufficiale, per l'"aiuto diretto all'infanzia in difficoltà, senza discriminazioni di ordine politico, razziale o religioso".

Semplicemente chiamando da rete fissa Telecom Italia o inviando il solito SMS dal cellulare al numero 48543, sarà possibile, fino al 22 novembre, donare a quest'associazione 2 euro.

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venerdì 19 giugno 2009

Una tesi per 4° dan

Ho pubblicato sul mio sito la tesi per l'esame a cintura nera 4° dan FIJLKAM che ho scritto l'anno scorso.

In realtà io il 4° dan ancora non lo raggiungo. Ma l'anno scorso, un carissimo amico che si apprestava ad affrontare l'esame, non proprio abile con i computer e con molta meno esperienza di me in lavoro con i bambini e nella scuola primaria mi ha chiesto questo favore...


La trovate ai link sotto.

Contributi specifici del karate all'attività sportiva, in età scolare, secondo le linee educative della scuola
pdf - html

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giovedì 16 aprile 2009

Il decalogo di Save the Children per il supporto psicologico ai bambini che hanno vissuto il terremoto

Copio/incollo dieci consigli pubblicati da "Save the Children" per aiutare i bambini che hanno vissuto il terremoto a superare al meglio il trauma.

Save the Children è la più grande organizzazione internazionale indipendente per la difesa e la promozione dei diritti dei bambini.
Penso, quindi, che qualsiasi consiglio in proposito possa venire da questo ente sia più che valido.



1. Evitare che i bambini stiano davanti alla televisione: continuare a veder immagini del disastro non aiuta i bambini a superare il trauma, perché potrebbero non capire che si tratta di immagini registrate e pensare che l’evento catastrofico sia ancora in corso.
2. Ascoltare attentamente i bambini: prima di fornire loro informazioni, cercare di capire qual è la percezione dell’evento e quali i loro interrogativi in merito. Iniziare a dialogare con loro per fornire delle spiegazioni chiare di quanto accaduto, che siano comprensibili in base all’età, lasciando che esprimano le proprie preoccupazioni e tranquillizzarli.
3. Rassicurare i bambini e fornire loro il primo supporto psicologico: rasserenarli spiegando loro quello che si sta facendo per proteggerli, nonché informarli che durante un’emergenza la cosa che si considera prioritaria è aiutarli, affinchè si sentano al sicuro.
4. Accettare l’aiuto di esperti: in caso di vittime in famiglia è importante considerare di rivolgersi a personale specializzato per aiutare sia i bambini che gli altri membri della famiglia a superare il trauma della perdita. Inoltre, anche se non hanno sperimentato direttamente questo shock, bisogna considerare che i bambini possono essere stati turbati da scene che hanno visto o storie che hanno ascoltato. I genitori devono prestare particolare attenzione ad ogni cambiamento significativo nelle abitudini relative a sonno, nutrizione, concentrazione, bruschi cambiamenti d’umore, o frequenti disturbi fisici senza che ci sia un’apparente malattia in corso, e in caso questi episodi non scompaiano in un breve lasso di tempo, si consiglia di rivolgersi a personale specializzato.
5. Aspettarsi di tutto: non tutti i bambini reagiscono allo stesso modo ad eventi traumatici e con lo sviluppo, le capacità intellettuali, fisiche ed emozionali dei bambini cambiano. Se i più piccoli dipendono dai propri genitori per avere la chiave d’interpretazione di quanto accaduto, quelli più grandi e gli adolescenti attingono informazioni da varie forze. Tener presente che soprattutto gli adolescenti possono essere maggiormente colpiti da queste storie proprio perché in grado di capire meglio. Benché i ragazzi più grandi sembrano avere più strumenti a loro disposizione per gestire l’emergenza, hanno comunque bisogno di affetto, comprensione e supporto per elaborare l’accaduto.
6. Dedicare tempo e attenzione: i bambini hanno bisogno di sentire che gli adulti di riferimento sono loro particolarmente vicini e di percepire che sono salvi e al sicuro. È fondamentale parlare, giocare con loro e soprattutto ascoltarli, trovare il tempo per svolgere apposite attività con i bambini di tutte le età, leggere loro storie o cantare l’abituale ninnananna per farli addormentare.
7. Essere un modello: i bambini imparano dai grandi come gestire le emergenze. Occorre essere attenti ad esprimere le proprie emozioni di fronte ai bambini a seconda della loro età.
8. Imparare dall’emergenza: anche un evento catastrofico può essere un’opportunità di far capire ai bambini che tutti viviamo in un mondo dove possono accadere queste cose e che in questi momenti è essenziale aiutarsi l’un l’altro.
9. Aiutare i bambini a ritornare alle loro normali attività: quasi sempre i bambini traggono beneficio dalla ripresa delle loro attività abituali, dal perseguire i propri obiettivi, dalla socialità. Quanto prima i bambini ritorneranno al loro ambiente abituale e meno si continuerà a parlare del sisma, più riusciranno a superare velocemente il trauma.
10. Incoraggiare i bambini a dare una mano: aiutare gli altri può contribuire a dare ai bambini un senso di sicurezza e controllo sugli eventi. Soprattutto gli adolescenti possono sentirsi artefici di un cambiamento positivo. È pertanto importante incoraggiare i bambini e i ragazzi a dare il loro aiuto alle organizzazioni che assistono i loro coetanei.


Fonte:
http://www.savethechildren.it/2003/news.asp?id=704

Un grazie a Sara per aver segnalato la pagina su FriendFeed.

Come aiutare i terremotati:
http://www.maury-blog.net/2009/04/per-il-terremoto-laquila.html

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domenica 25 maggio 2008

Saggio finale a Notaresco

Ieri al campo sportivo comunale di Notaresco abbiamo dato vita alla manifestazione finale del Progetto Karate a Scuola che ho tenuto quest'anno alle elementari.

Tutti i bambini di ogni classe si sono esibiti nelle prove tecniche del kata e negli esercizi ginnici che componevano il circuito.


La mattinata è stata soleggiata e non troppo calda e personalmente direi che non poteva andare meglio.
A causa di una mancanza da parte del comune abbiamo dovuto iniziare con circa mezz'ora di ritardo e per impegni presi con un'altra società sportiva la cosa ci ha fatto andare un bel po' di corsa. Ma alla fine siamo rientrati perfettamente nei tempi stabiliti.


Alla fine della manifestazione alcune mamme mi hanno consegnato tre regali in segno di riconoscimento che mi hanno fatto veramente piacere.


Una bellissima targa riconoscimento ed un bel borsello con portafoglio


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domenica 4 maggio 2008

Team Karate Game



Ho appena inserito sul sito della Scuola Karate Italia di Notaresco le foto ed i risultati della garetta di ieri.

BUONA VISIONE

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lunedì 29 ottobre 2007

Un laptop per bimbi... e adulti

Non posso non segnalare il prodotto descritto da Paolo Attivissimo nel suo blog e presentato da Gianluca Varisco e RedHat al LinuxDay di Cinisello Balsamo (MI).

Veramente qualcosa di estremamente interessante, innovativo e... rivoluzionario.

Gira sotto Linux (al momento è preinstallata una Fedora Core 7), non ha un hard disk ma una flash memory, tastiera impermeabile ed adatta a manine piccole come quelle dei bambini, LCD luminoso, niente spigoli, design colorato per i gusti dei più piccoli, connessione wi-fi... insomma un gioiellino. E il prezzo??? Beh leggetevi il post di Attivissimo:

http://attivissimo.blogspot.com/2007/10/olpc-al-linuxday.html


Sito ufficiale:
http://laptop.org

Ne parlano anche:
http://it.wikipedia.org/wiki/%24100_laptop
http://andreasacchini.blogspot.com/2007/10/le-grinfie-di-microsoft-sul-progetto.html

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mercoledì 31 gennaio 2007

I bambini sono sempre i migliori...

Dopo il simpatico filmatino che vi avevo segnalato un po' di tempo fa sul bimbo che rideva, vi propongo quest'altro...

Clickate sull'immagine per riprodurlo (1 MB).

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lunedì 18 dicembre 2006

Una sana risata

https://vimeo.com/129878842Vi invito a guardare questo bel video che ho visto segnalato nel blog di Nadia C.

Guardatelo con le casse accese, ma vi avviso: può essere contagioso .

https://vimeo.com/129878842

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venerdì 20 ottobre 2006

Il bambino e il cocomero

Dato che sono ben 12 giorni che non posto più nulla, eccovi una bella foto simpatica.


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