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venerdì 19 dicembre 2008

FreePOPs ed estensione Webmail per Thunderbird

Il sistema più comodo per gestire la propria posta elettronica è sicuramente tramite un client, programma apposito che, dopo lo scaricamento (via protocolli Imap o Pop), permetta di archiviare in cartelle, rispondere, inoltrare e molti altri servizi. Esempi di questi programmi li utilizziamo probabilmente tutti i giorni: Mozilla Thunderbird, Outlook Express (ora Windows Mail), Eudora, Mail e molti altri.

Non sempre, però, chi fornische il servizio di posta (in genere il proprio provider) fornisce i servizi Imap e/o Pop, ma mette a disposizione solo la webmail, un sito web dedicato alla gestione della propria posta. Un esempio è sicuramente Hotmail, utilizzato da milioni di persone in tutto il mondo.

Anche Libero-Infostrada concede la possibilità di scaricare tramite client di posta solo a chi ha una connessione tramite Infostrada stessa. Se ad esempio mi connetto ad internet tramite altri provider (Telecom, Tiscali, Tele2 o altro), la mia posta sull'indirizzo @libero.it posso gestirla solo ed esclusivamente via webmail, non avendo accesso al server Pop.


Una buona soluzione a questi limiti sono dei programmini che fanno da tramite tra l'html delle webmail ed i protocolli Pop o Imap di posta.
Programmi che, oltre che traduttori, sono dei veri e propri server di posta elettronica sul proprio computer.

Vediamo in maniera molto semplice come funzionano.
Io configurerò l'account di posta sul mio client dandogli come server il mio computer: invece dei soliti mail.libero.it, in.virgilio.it, ecc. ecc. darò localhost (o 127.0.0.1 se si vuole utilizzare l'IP direttamente). Come nome utente inserirò, invece, il mio indirizzo di posta completo di dominio (quello che segue la chiocciolina "@").


Il mio account Hotmail configurato su Mozilla Thunderbird
(Clickate sull'immagine per una risoluzione più elevata)

In questa maniera il programma di posta, alla richiesta di "Controlla nuovi messaggi", andrà ad interrogare il mio computer (localhost) e non il server di posta reale. Qui la richiesta sarà presa in consegna dal programmino che fa da tramite, il quale scaricherà la mia posta dalla webmail automaticamente (tutto in qualche secondo e senza che io mi accorga di nulla), in formato quindi html e la "convertirà" in formato Pop o Imap, protocolli di comunicazione compatibili col programma di posta.

A questo punto il programmino risponderà alla richiesta del mio client di posta mandandogli la posta elettronica nel formato giusto.



Un esempio ormai diffuso di questi programmi è FreePOPs (http://www.freepops.org).
Multipiattaforma e utilizzabile quindi con tutti i maggiori sistemi operativi, molto efficiente. Completamente open-source.

Per gli utenti di Mozilla Thunderbird esiste, inoltre, l'estensione Webmail (http://webmail.mozdev.com).

Inutile dire che l'efficienza e la comodità dell'utilizzo di questi programmi è enorme, soprattutto per chi come me non sopporta molto l'idea di consultare la posta dal web.


Riguardo alla configurazione mi limito solo a consigliare una buona lettura della documentazione, sottolineando il fatto che è necessaria una discreta conoscenza dei protocolli e-mail e della configurazione di un client di posta.
Solo un piccolo consiglio: per non avere problemi di conflitti e/o di firewall configurare Webmail sulla porta 2000. FreePOPs, invece, utilizza la porta 2000 di default e non richiede nessun cambio.


Approfondimenti.
Segnalo questo post di Gioxx per qualche trucchetto di configurazione:

Aggiornamento del 13 gennaio 2009:
Hotmail e Live.com dal 9 gennaio 2009 forniscono i servizi di POP3 e SMTP per lo scaricamento e l'invio della posta. Maggiori info qui.

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4 Commenti:

Alle 20 dicembre, 2008 21:50 , Blogger Andrea Sacchini ha detto...

Complimenti per l'articolo, maury. L'unico punto su cui concordo solo parzialmente con te è sulla questione della comodità di utilizzare un client rispetto alla webmail nuda e cruda.

Forse una volta, quando le connessioni internet erano in maggioranza a consumo invece che flat, il client era più comodo in quanto permetteva di consultare la posta scaricata anche offline.

Oggi, con l'avvento delle connessioni flat direi che questo problema è sostanzialmente superato. Io utilizzo ormai da molto tempo esclusivamente la webmail e posso dire dire di trovarmi molto bene. Anche perché ormai le moderne webmail emulano in tutto e per tutto i normali client installati sul pc: anche qui, infatti, abbiamo la possibilità di archiviare la posta, suddividerla in cartelle, inoltrarla, utilizzare eventualmente l'html per "abbellire" i messaggi e così via.

Senza contare i vantaggi per chi (io sono uno di quelli) è abituato a lavorare su sistemi operativi diversi e pc diversi. Indirizzo, password e si accede alla posta da qualsiasi posto.

Ciao. ;)

 
Alle 21 dicembre, 2008 00:44 , Blogger Maurizio Antonelli ha detto...

Beh, guarda. Io la webmail non l'ho mai sopportata tanto.
Nonostante le bande larghe la trovo molto lenta. Inoltre, per chi come me controlla una decina di caselle di posta diverse, il client mi velocizza tantissimo il lavoro, aggiungendo il fatto che mi unifica tutta la posta, poi, in un unico archivio (centralizzato grazie al protoccolo IMAP, che purtroppo ancora non utilizza nessuno).

Il client mi permette, inoltre, di utilizzare protocolli di criptazione e firma digitale, cosa che faccio abbastanza spesso.

Poi un'altra cosa su cui mi trovi in disaccordo, anche se forse è una mia fissa, è sul fatto di poter controllare la posta ovunque: io le mie password le metto solo sui miei PC. Non mi fido di computer pubblici.

 
Alle 21 dicembre, 2008 08:39 , Blogger Andrea Sacchini ha detto...

> Inoltre, per chi come me controlla una decina di caselle di posta diverse, il client mi velocizza tantissimo il lavoro

E' vero, ma le attuali webmail consentono adesso di indirizzare tutti i messaggi in entrata e in uscita su uno predefinito. Ti faccio un piccolo esempio.

Io ho tre account di posta: su alice, su yahoo e su libero. La webmail di libero (ma lo fanno volendo anche le altre), opportunamente configurata, permette di auto-reindirizzare lì i messaggi di tutte e tre, cosicché è sufficiente che io consulti solo quella.

> io le mie password le metto solo sui miei PC. Non mi fido di computer pubblici.

Beh, questo è vero. Ma qui può venire in aiuto un po' di accortezza. A me, ad esempio, quando sono in vacanza capita alcune volte di consultare la posta tramite gli internet point che trovo in loco. E non occorre essere particolarmente smaliziati per sapere come fare a non lasciare "tracce".

L'unica "pecca" che ancora affligge le webmail (e qui sono d'accordo con te) riguarda i protocolli di criptazione e firma digitale. Quello sì.

Buona domenica. ;)

 
Alle 21 dicembre, 2008 09:47 , Blogger Maurizio Antonelli ha detto...

Il riindirizzamento (sarebbe più corretto chiamarlo "la possibilità di scaricare da ltri POP) è una funzione che non hanno tutte le webmail.
E poi rimane il problema dell'accesso POP. Io che sono connesso con un'ADSL Alice o con una rete universitaria, tramite la mia webmail Gmail o Tin non ho accesso al POP di Libero o di Supereva. Questo è proprio il problema che mi aggirano FreePOPs e Webmail con un client.
Inoltre mi sembra che ci sia un numero limitato di account che si possano configurare. Ed io di account ne ho veramente diversi. In molti ho attivato il reindirizzamento automatico verso maury AT maury DOT it; ma molti, tra cui quelli Libero ed Inwind non mi forniscono questa funzione. Insomma, Infostrada sa il fatto suo su come accaparrarsi clienti.
Il servizio, inoltre, è manuale. Fa eccezione quello di Gmail che controlla le altre caselle automaticamente una volta all'ora.

Riguardo ai punti di accesso pubblici la cosa di cui non mi fido non è tanto la memorizzazione dei dati da parte dei browser, ma il dubbio su cosa giri veramente su quei PC. Virus, trojan o addirittura qualche keyboard logger.

Insomma, se la sicurezza di un pc non la gestisco personalmente, lo uso solo per navigazioni non interattive.
Ma torno a dire, potrebbe essere anche una mia esagerazione...

Come specificavi nel tuo primo commento il client ti dà la possibilità di gestire la posta off-line. Possibilità a cui non rinuncerei.


Insomma, tutto sommato preferisco di gran lunga l'utilizzo di Thunderbird. Mi cripta le password, mi consente di gestirmi la sicurezza in maniera personalizzata al 100%.
Mi fa sentire veramente molto più sicuro.

 

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