La cometa di Halley vista da vicino
Sicuramente non nuova, ma sempre molto interessante la foto pubblicata ieri da APOD (http://antwrp.gsfc.nasa.gov/apod/ap100104.html).
Nel 1986 la sonda europea Giotto si avvicinò fino a 596 km di distanza dalla cometa riuscendo a catturarne immagini del nucleo.
Grazie a queste, oggi sappiamo che le comete sono delle "grosse palle di neve sporca", come amano definirle oggi gli astronomi; dei grossi iceberg con impurità rocciose e metalliche all'interno.
Il nucleo della Halley ha la forma simile ad un grosso arachide, di dimensione 10 x 15 km circa. Paragonabile al nostro massiccio del Gran Sasso, insomma...
Ogni 76 anni, passando nelle vicinanze del Sole, si assottiglia di circa 6 metri, lasciando parte del materiale in orbita. Quando la Terra arriva a trovarsi nelle vicinanze di questo pietrisco, osserviamo gli sciami meteorici (le cascate di stelle cadenti) delle Eta Acquaridi (ad inizio maggio) e delle Orionidi (ottobre).
Per un approfondimento sugli sciami meteorici vi rimando a questa pagina: http://www.maury.it/astronomia/sciami.html.
Etichette: astronomia, Cometa di Halley, Missione Giotto, missioni spaziali, sciami meteorici
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