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giovedì 18 giugno 2009

Due articoli sulla sicurezza e sulla difesa personale

Ad inizio anno i mass media ci hanno bombardato di servizi su alcuni spiacevoli eventi di aggressione avvenuti sul territorio nazionale.

Subito dopo sono seguite polemiche contro il sistema giudiziario e sulla mancanza di garanzie che le forze dell'ordine italiane non riescono ad assicurarci.

Fece anche molto parlare di sé la proposta della Lega Nord di legalizzare l'acquisto di eventuali bombolette spray al peperoncino da parte delle donne. Spray che potevano essere utilizzati come strumento di autodifesa.

La proposta dei leghisti, personalmente, la trovo una di quelle stupidaggini come solo un leghista sa tirar fuori. Legalizzare la vendita delle bombolette spray significherebbe, infatti, renderle disponibili non solo ad una donna che si sente a rischio ed indifesa, ma anche ad eventuali aggressori, che con una bella spruzzata sul viso della malcapitata può concendersi qualsiasi cosa senza nemmeno essere riconosciuto successivamente (gli spray al peperoncino sul volto fanno tenere gli occhi chiusi per circa una mezz'oretta).


Una cosa di cui, invece, si parla poco è della mancanza di adozione da parte dello Stato Italiano del sistema di rilevamento automatizzato della posizione di una persona bisognosa di soccorso. Sistema che la Comunità Europea ha reso obbligatorio ai propri paesi membri e di cui l'Italia ancora non si predispone. Un sistema che permetterebbe l'intervento di una pattuglia nel minor tempo possibile.


Per chi volesse approfondire gli argomenti segnalo i due post del blog del buon Alessandro Bottoni. Il primo articolo, in particolar modo, può sembrare molto duro, ma vi garantisco che contiene un'analisi molto accurata e molto obiettiva del problema e delle varie tecniche di difesa personale.





Buona lettura.

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