Lupin III usa KDE
Dato che questo è un blog rispettabile e dato che ogni blog che si rispetti non può parlare solo di cose serie, vi segnalo questa piccola chicca.
Lupin III usa KDE nel suo portatile .
Questo personaggio degli "anime" giapponesi, ormai famoso in Italia, soprattutto tra i ragazzi della mia generazione, dato che è stato importato proprio nel periodo in cui eravamo bambini noi, è stato creato come il nipote del più famoso "Arséne Lupin" dei romanzi di Le Blanc. Naturalmente nel cartone si ha un'ambientazione molto più moderna.
Nel lungometraggio "1$ Money Wars" uscito nel 2000 (in Italia si trova in DVD ed è stato trasmesso da Italia1), in una delle sue solite caccie al tesoro, c'è una scena in cui il protagonista usa un laptop per decifrare alcuni simboli. E... colpo di scena: si riconosce subito il gestore di finestre KDE. La scena è circa al minuto 67 del film. Inutile dire che, come l'ho visto, sono quasi sobbalzato sulla sedia...
La cosa mi mette una discreta allegria. Tanto per cominciare dimostra come in Giappone il software open-source sia maggiormente conosciuto ed evidentemente anche utilizzato rispetto che qui dalle nostre parti.
Non sarebbe male che in TV comparissero più spesso schermate di Gnome, KDE o dei vari Mozilla. Sarebbe indubbiamente una buona divulgazione, no?
OK. Basta così. Fine momento "non-serio" .
1 Commenti:
La diffusione di Linux, e, in generale, dell'open-source in Giappone e in tutto l'estremo oriente, non fa dormire già da tempo sonni tranquilli a zio Bill, il quale nel 2002 si offrì addirittura di mettere a disposizione il codice sorgente di Windows ai governi di India, Giappone, Corea e Singapore pur di conservarne la fedeltà ed evitare la migrazione verso il software libero.
Per quanto riguarda l'industria cinematografica, sono già alcuni anni che Hollywood ha sposato Linux e le applicazioni libere. Qualche esempio?
Scooby Doo, Shrek, La guerra dei Cloni, Spirit e Simbad, solo per citare alcuni dei più noti sono stati creati utilizzando Linux.
Insomma, l'industria cinematografica si è accorta del pinguino e sta progressivamente piantando i vecchi e costosi sistemi. Aspettiamo con ansia il grande salto di qualità dell'utenza casalinga.
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